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GAS a gennaio 2023
Il dataset di SNAM permette di confrontare i piani di immissione in rete e di prelievo dalla rete del gas misurati in milioni di kWh.
I piani sono quelli aggiornati sino alle contrattazioni within day. Pertanto, escludono solo gli esiti del bilanciamento in tempo reale necessario a compensare gli scostamenti dal programmato. I dati del bilanciamento sono resi disponibili con alcuni mesi di ritardo (necessari alle letture del metering).
Sul lato dell'immissione, il dataset di SNAM permette di distinguere tra importazioni, nuova produzione nazionale, utilizzo delle riserve immagazzinate (gli stock).
Sul lato dei prelievi dalla rete, il dataset di SNAM permette di distinguere tra utenze industriali, impianti di produzione di energia elettrica, utenze domestiche e civili ("Reti di distribuzione" nelle tavole e nei grafici), esportazione (inclusiva di ri-esportazione), riconsegna ad altre reti di trasporto (diverse da quelle riferibili direttamente e indirettamente a SNAM), quantitativi di competenza delle imprese di trasporto (la materia prima trattenuta ed eventualmente ri-commercializzata per accordi contrattuali).
Confrontando i prelievi nel mese di gennaio degli anni dal 2018 al 2023 (dinamica tendenziale), emerge la significativa riduzione della domanda di gennaio 2023 sia per il gas utilizzato come input dell'industria, sia per quello utilizzato per produrre energia elettrica ("Termoelettrico"), sia per quello destinato via rete di distribuzione alle utenze finali (nella maggior parte famiglie).
Confrontando, invece, i mesi più recenti (dinamica congiunturale), a gennaio 2023 i prelievi dell'industria sono in linea con quelli di novembre 2022 e un po' più elevati di quelli di dicembre 2022 (i dati non sono destagionalizzati), mesi in cui il picco dei prezzi del gas ne aveva già ridotto significativamente i consumi. Grossomodo lo stesso può dirsi dei prelievi destinati alla generazione di energia elettrica. Mostrano l'usuale dinamica di stagione in aumento i prelievi dalla rete di distribuzione da parte delle utenze finali (quasi tutti per riscaldamento di abitazioni e uffici). Infine, i quantitativi esportati e ri-esportati tornano, dopo quattro mesi di crescita, a flettersi, conseguenza proprio del maggior fabbisogno per consumi delle utenze finali che a gennaio 2023 hanno fronteggiato un mese più freddo del dicembre del 2022 potendo contare sia sugli aiuti economici alle famiglie stanziati dal Governo (i decreti "energia") sia sulla riduzione del prezzo del gas che ha preso piede a inizio 2023.
Ai fini delle previsioni economiche per i prossimi mesi, le componenti da monitorare con più attenzione restano quella dei programmi di prelievo industriali e quella dei programmi di prelievo destinati alla generazione di energia elettrica; entrambi permettono di "tenere il polso" della produzione industriale. A gennaio 2023 i prelievi industriali si collocano significativamente al di sotto del gennaio degli anni precedenti, oltre il 25 per cento di differenza. Se una parte di questa riduzione è riconducibile a guadagni di efficienza e a diversificazione degli input, la restante parte segnala ancora la debolezza dell'attività e dei programmi di produzione. Con i prezzi del gas rientrati al di sotto dei 70 euro / MWh (ieri 3 febbraio il TTF ha chiuso al di sotto di 60 euro) e plausibilmente in via di normalizzazione, i dati su immissioni e prelievi del mese di febbraio potranno dare informazioni in più sull'evoluzione della congiuntura. A metà mese sarà già possibile un confronto.
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