Le scorte di gas <2022-2023>

Sulla base dei dati AGSI, si presentano tre proiezioni back-of-the-envelope del ciclo 2022-2023 delle scorte di gas per l'Italia.

Le proiezioni si basano sul confronto con i cicli delle scorte degli anni precedenti.

Per ottenere la proiezione back-of-the envelope del ciclo <2022-2023> che si è appena aperto, il livello delle riserve di gas di inizio ottobre 2022 (lo stock al 5 ottobre per la precisione) viene fatto evolvere secondo tre ipotesi:

Proiezione n. 1: Secondo le stesse variazioni assolute giornaliere fatte registrare dal ciclo <2018-2019>;

Proiezione n. 2: Secondo le stesse variazioni percentuali giornaliere fatte registrare dal ciclo <2018-2019>;

Proiezione n. 3: Secondo le stesse variazioni assolute giornaliere fatte registrare dal ciclo immediatamente precedente, il <2021-2022>.

Guardando al complesso delle tre proiezioni, nel ciclo <2022-2023> la disponibilità di gas si collocherebbero sempre al di sotto di quella dei cicli <2016-2017> e <2018-2019>, i più comparabili tra quelli esaminati (escludendo i cicli o troppo lontani nel tempo o troppo influenzati da COOVID-19).

Tuttavia, in tutti e tre i casi la proiezione si mantiene sempre al di sopra del ciclo più vicino temporalmente, il <2021-2022>, che per fortuna si è chiuso senza particolari problemi e soprattutto senza razionamenti. Più in generale, le tre proiezioni si collocano grossomodo all’interno dell’intervallo tra il ciclo <2021-2022> (lower bound) e i cicli <2016-2017> e <2018-2019> (upper bound).

Se il prossimo inverno non sarà più rigido di quello degli scorsi anni e se i consumi non si discosteranno eccessivamente rispetto a quelli del <2021-2022>, non dovrebbero emergere particolari problematiche di disponibilità di gas, anche grazie alle accelerazioni che le operazioni di immagazzinamento hanno avuto da marzo-aprile scorso (un lascito importantissimo e lungimirante del Governo “Draghi”).

Vista l'entropia estrema del momento, la prudenza però non è mai troppa. E, al di là del previdente “fieno messo in cascina”, vanno considerati almeno quattro aspetti cruciali.

Durante l’autunno-inverno, il consumo delle riserve integra il consumo del gas che normalmente continua ad affluire in Italia dai punti di scambio di frontiera. Se durante i prossimi mesi queste forniture dovessero diminuire significativamente, o nei casi peggiori subire interruzioni, il ricorso alle scorte dovrebbe corrispondentemente aumentare e i livelli che adesso sono proiettabili a fine marzo sarebbero raggiunti prima.

Inoltre, se le forniture alla frontiera non dovessero essere regolari o subissero riduzioni, anche il tiraggio dalle riserve già predisposte sul territorio nazionale avverrebbe in maniera più lenta e difficoltosa, come conseguenza della pressione subottimale nelle tubature e nelle infrastrutture di rete.

Per fronteggiare questi due rischi per l’autunno-inverno in corso sono necessarie sia misure lato offerta che lato domanda. Le prime, come si è detto già avviate nei mesi scorsi, hanno spinto per la più rapida diversificazione degli approvvigionamenti, scontando tutti i limiti con cui questo obiettivo può essere perseguito nel breve termine e in condizioni di urgenza. Nei prossimi anni, diversificazione delle fonti ed efficientamento resteranno linee d’azione di importanza strategica. Per quanto riguarda i consumi, mai come quest’anno viene diffuso il messaggio che tanto maggiore l’attenzione al contenimento tanto minori i costi in bolletta e soprattutto le probabilità di razionamento di imprese e famiglie. Su questo fronte, sarebbero molto utili pubblicità progresso ben concepite, informative della congiuntura senza eccessi destabilizzanti, trasmesse sui i più comuni canali di comunicazione.

Infine, anche superata senza problemi la prossima stagione autunno-inverno e dato fondo alle scorte, resterebbe comunque sullo sfondo l'interrogativo di che cosa accadrà alle forniture di gas nel medio periodo, nel 2023 e oltre. La risposta dovrebbe arrivare dagli sforzi congiunti dell’Unione europea.

In realtà, per adesso quest’ultimo è solo un piccolo interrogativo, se si pensa a quali giganteschi e gravi interrogativi avvolgo il futuro prossimo dell'Europa e del Mondo con l'escalation delle tensioni NATO-Russia. Si spera che il prossimo aggiornamento di Reforming sul gas possa riportare notizie migliori.

Red. Reforming

Roma, lì 8 ottobre 2022