Durata delle pensioni 1980-2023

Utilizzando i due Osservatori INPS “Pensioni erogate dall’INPS (esclusa la Gestione Dipendenti Pubblici” e “Pensioni della Gestione Dipendenti Pubblici”, si può ricavare la statistica dell’età media alla decorrenza delle pensioni oggi in pagamento, distinta per comparto di lavoro (privato e pubblico), tipologia di pensione (anticipate, di vecchiaia, anticipate e di vecchiaia), genere (uomo, donna), dal 1981 al 2023 . Con l’ausilio delle “Tavole di mortalità” dell’ISTAT, all’età media è possibile associare la vita attesa alla decorrenza.

Se la vita attesa alla decorrenza rappresenta la durata media (i.e. attesa allora) delle pensioni per ogni anno di decorrenza, il rapporto tra la vita attesa al numeratore e, al denominatore, la somma della età media e della via attesa, con tutte le grandezza valutate al momento della decorrenza della pensione, fornisce il valor medio della durata della vita trascorsa percependo pensione.

Come per tutti i dati di estrema sintesi, commenti esaustivi meriterebbero maggiori approfondimenti e incroci di un maggior numero di statistiche. Qui si propongono cinque prime considerazioni generali che tuttavia, alla luce dell’entità delle variazioni nel tempo e dei valori di convergenza, possono avere un loro peso nel dibattito:

(1) L’età media alla decorrenza è aumentata molto più di quanto non sia diminuita la vita attesa alla decorrenza, come conseguenza dell’allungamento della vita umana a tutte le età e, in particolare, a cavallo dei 60 anni;

(2) La diminuzione della via attesa alla decorrenza va letta avendo in mente che la speranza di vita è calcolata sui dati storici (il metodo delle età contemporanee). Nella misura in cui le probabilità di sopravvivenza prospettiche seguissero una dinamica di crescita più rapida rispetto al passato, la vita attesa alla decorrenza sarebbe sottostimata. Per fare un esempio concreto, con riferimento al solo 2023, la vita attesa di un uomo di 65 anni è pari a 19,457 anni secondo le “Tavole di mortalità” dell’ISTAT (con stima sullo storico), mentre, se si guarda alle “Previsioni della popolazione residente” sempre dell’ISTAT, potrebbe spingersi sino a 19,7 anni che è il limite superiore della stima dell’intervallo di confidenza al 90 per cento;

(3) Le donne hanno storicamente durate medie delle pensioni maggiori rispetto agli uomini. Sia per gli uomini che per le donne, i pubblici hanno storicamente età alla decorrenza inferiori cui corrispondono più lunghe durate medie di godimento della pensione;

(4) Dagli anni ’80 a oggi sono evidenti i risultati delle riforme pensionistiche che hanno permesso una sostanziale anche se non piena convergenza delle durate medie di godimento della pensione tra uomini e donne e tra lavoratori privati e pubblici;

(5) Nel 2023, la durata attesa della pensione di nuova decorrenza è pari a circa il 25 per cento (¼) della durata attesa dell’intera vita, una quota che, calcolata sulla sopravvivenza delle età contemporanee, plausibilmente soffre, per quanto si diceva prima, di sottostima rispetto alla durata media che sarà misurabile ex-post.