Due, Nessuno, meglio Uno

I requisiti anagrafici e contributivi per il pensionamento sono aggiornati ogni due anni in sincronia con l’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione del montante nozionale in rendita.

Nonostante entrambi gli aggiornamenti si avvalgano dei dati più recenti rilasciati dall’ISTAT, essi sono affidati a due decreti direttoriali distinti con valenza meramente ricognitiva, dei quali uno a guida Ministero dell’economia con Ministero del lavoro di concerto, e l’altro a guida Ministero del lavoro con Ministero dell’economia di concerto.

Oltre a essere emanati in anni diversi e in momenti differenti dell’anno, i due decreti sono anche l’esito di due procedure diverse i cui atti sono disseminati al pubblico su siti web istituzionali diversi, con diverso grado di accuratezza, completezza, memoria storica e accessibilità da parte sia dei tecnici sia dei cittadini.

Inoltre, mentre l’annuncio dell’aggiornamento dei requisiti di uscita avviene con un anticipo di almeno un anno, l’annuncio dei nuovi coefficienti di trasformazione avviene con un anticipo molto più corto che può arrivare anche a qualche settimana.

Si propone la seguente riorganizzazione:

-    I due decreti potrebbero essere condensati in un solo decreto del Ministero del lavoro con il Ministero dell’economia di concerto;
-    Il decreto unificato sarebbe emanato entro il mese di novembre dell’anno <t>, per produrre effetti con decorrenza dall’anno <t+2>, di modo che entrambi gli aggiornamenti (dei requisiti di uscita e dei coefficienti di calcolo) siano comunicati con il medesimo preavviso di almeno un anno;
-    Il decreto unificato potrebbe essere archiviato in un apposto spazio sul sito web istituzionale dell’INPS, con in allegato i documenti tecnici in base ai quali è stato redatto;
-    Lo spazio dedicato sul sito web dell’INPS, oltre a diffondere informazioni sull’aggiornamento prossimo venturo, manterrebbe tutto lo storico degli aggiornamenti precedenti.

Sarebbe una riforma a costo zero, contenibile in un articolo di legge di poche righe, ma con un miglioramento immediato della qualità della normativa e della sua capacità di informare e anche aiutare a maturare i cittadini e l’opinione pubblica.

     Red. Ref.