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Relazioni contrattuali durante la pandemia
RN - 23 febbraio 2021 (.pdf, 732 Kb)
I provvedimenti adottati per contrastare la pandemia costituiscono un factum principis e, come tali, creano i presupposti per una revisione cum granu salis delle obbligazioni contrattuali.
L’impatto negativo che le misure emergenziali anti COVID-19 hanno avuto, e stanno ancora avendo, su tante attività commerciali e imprenditoriali, ha riportato all’attenzione del dibattito il tema del factum principis all’interno dei rapporti contrattuali.
Una pandemia è evento imprevedibile, così come ineludibili sono per gli operatori di mercato i provvedimenti di legge che, per motivi di salute pubblica, limitano le possibilità di movimento dei cittadini e gli orari e i ritmi delle attività economiche.
In questa breve Nota, l’Avv. Francesco Innocenti offre il suo punto di vista.
Nel sistema delle fonti (principi fondamentali, Codice civile, recenti sentenze dei Tribunali di Venezia, Genova e Catania, oltre che pronunciamenti della Suprema corte di cassazione), i provvedimenti adottati in occasione della pandemia sono il factum principis, fornendo basi giuridiche alla necessità di ri-negoziare i termini dei contratti conclusi quando questo evento dirompente e pervasivo non era immaginabile.
Su queste basi, il danno economico sorgente a causa dei provvedimenti di legge a contrasto di COVID-19 andrebbe ripartito su entrambe le parti contrattuali (o su tutte le parti contrattuali, quando i soggetti coinvolti siano più numerosi).
Se, di fronte a eventi e misure fuori dall'ordinario, questa coesione intra-contrattuale può essere vista come già richiesta dalla legge e non lasciata all'eventuale impulso solidaristico (il "si"), tutt'altro che ovvio è in quale misura i termini contrattuali debbano essere aggiornati (il "quantum" e il "quomodo").
Un accordo spontaneo tra le parti è sicuramente preferibile.
Se l’accordo manca, tocca al Giudice entrare nei dettagli della singola fattispecie, sperando nel realismo e nel buon senso delle controparti e dei loro avvocati.
L'Economia e il Diritto devono sempre dialogare. E in questo frangente difficile è ancora più importante che si sforzino di mettere in luce le soluzioni più utili a mantenere in vita le relazioni contrattuali e a evitare litigiosità e dissipazione di risorse e di tempo.
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