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Quando la Germania faceva QE
Leggere la Storia per capire il presente, e fare scelte, è sempre una operazione complessa. Bisogna rifuggire da facili schematizzazioni e non andare forzatamente alla ricerca di quello che si vorrebbe sentirsi suggerire.
Sotto questo caveat, di sicuro interesse per il dibattito corrente sulla governance europea sono i fatti che hanno contraddistinto la politica economica tedesca nel triennio 1974-1976 e in particolare nel 1975.
Politica monetaria e politica di bilancio reagirono in maniera rapida e perfettamente coordinata per far fronte a una situazione economica difficile e in plausibile peggioramento.
Spesa pubblica in deficit fu aiutata da acquisti massivi e non convenzionali di titoli pubblici da parte della BuBa.
Ma la BuBa non operò solo con controparte i vari livelli di Governo; la sua azione mirò anche a rafforzare la liquidità disponibile nel sistema bancario e affluente al settore privato.
Allora la Germania non ebbe dubbi sulla necessità di una spinta espansionistica convincente e preparata sia dal lato monetario che da quello di reale (di bilancio).
Non ci furono timori à la Weimar o tradizioni istituzionali a impedire che il Paese fosse governato usando nella maniera migliore tutte le leve di politica economica.
Necessario però interrogarsi su quali sono le differenze, grandi, tra il 1975 e oggi.
Nel 1975 la Germania se la "giocava in casa", sia nel disegno del mix di politica monetaria e politica di bilancio, sia nel controllo dei canali attraverso cui la stimolazione veniva veicolata al sistema economico (che si trattasse della qualità della sua spesa pubblica piuttosto che del meccanismo di trasmissione del suo sistema bancario).
Adesso la "casa" dovrebbe essere l'Europa, con Paesi ed economie pieni di differenze, QE che dovrebbe avere come controparti debiti pubblici di dimensioni e di rating diversi, qualità eterogenea della spesa pubblica, caratteristiche strutturali altrettanto diverse che vanno a incidere sui meccanismi di trasmissione della politica economica e sui suoi risultati.
La Germania non è contraria alla politica monetaria straordinaria in sè, visto che vi ha già fatto ricorso.
La Germania non ha fiducia su come il QE venga utilizzato e messo a frutto dai Partner europei.
Il nodo dolente sembra questo e su questo, forse, dovrebbero concentrarsi gli sforzi di chiarimento e di responsabilizzazione: meno discussioni accademiche sul QE (il punto dirimente non è questo), e più coordinamento tra Paesi per sciogliere le diffidenze e lo scetticismo.
Facile a dirsi...
Di seguito si riportano alcuni stralci significativi della Relazione-1975.
Si allega anche la Relazione-1975 nella versione integrale.
P.s.: Si ringrazia Tomas Walter, collega di lavoro in Eiopa nel biennio 2012-2014, per il prezioso scambio di opinioni sul QE odierno della Bce e su quello degli anni '70 della BuBa. Ncs
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